Home Mission Valori Chi Siamo Cosa Facciamo Iniziative Contatti Modulistica Donazioni

 

info@atca.it

 

+39.366.1313865

 

“l’adolescente, più del bambino, guarda verso l’alto. La sua attenzione non è attratta solo dai coetanei ma, nonostante le apparenze, ha fame di relazioni verticali, con adulti competenti.”

(Gustavo Pietropolli Charmet, I nuovi adolescenti)

L’adolescente si trova ad affrontare diversi compiti di natura evolutiva: cambiamenti fisici, emotivi e sociali. Tutto questo fa parte del percorso di crescita ma chi vive accanto a loro spesso entra in confusione perché non vede più il bambino che conosceva e fa fatica ad approcciarsi e a relazionarsi con una persona che non riconosce più.

Contattateci se pensate che vostro figlio esca troppo o troppo poco, se parla troppo o troppo poco, se ha tanti amici sempre diversi o se è un solitario, …..se avete qualsiasi dubbio noi siamo disponibili ad ascoltare voi e i vostri figli, aiutarvi a capire e sostenervi in un delicato momento di passaggio.

 

Facciamo degli esempi. Quando contattarci per un appuntamento?

Gianni, 14 anni, ha deciso di interrompere l’attività sportiva che faceva fin da bambino e che amava molto, e nel contempo chiede sempre più libertà per uscire molto spesso con gli amici. Parla meno di sé e di ciò che gli accade e non vuole che si entri nella sua camera.

Andrea, 15 anni, si lamenta di un forte mal di pancia. I genitori lo portano ad effettuare ogni sorta di esame medico e di visita specialistica. Non risulta nulla di significativo.

I suoi genitori stanno attraversando una crisi di coppia profonda, che tentano di nascondere ad Andrea per non preoccuparlo, convinti di riuscirci bene.

Andrea, a sua volta, si sente inadeguato nei confronti dei suoi compagni perché si percepisce come brutto, insignificante, non speciale in niente. Per tale ragione, non riesce neanche ad avvicinare le ragazze per le quali prova interesse. Il suo rendimento scolastico sta diminuendo progressivamente.

Il clima in casa, quindi, è faticoso per due motivi: i genitori sono tesi tra loro ed impegnati ad occuparsi del loro problema di coppia, pur essendo preoccupati per Andrea, che non vedono sereno senza capirne i motivi reali. Andrea è arrabbiato nel sentire i genitori così distanti, presi dalle loro preoccupazioni, e ritiene inutile informare i genitori delle sue difficoltà.

Sara, 17 anni, ha cominciato a dimostrare sempre meno interesse per la scuola. Da pochi mesi è fidanzata con un ragazzo più grande di lei. I genitori di Sara hanno un’attività in proprio, e lavorano molto. Hanno sempre provveduto alle necessità della figlia comprandole tutto ciò che lei chiedeva.
Sara è molto legata al suo ragazzo. Lui le sembra adulto, capace di darle tutto l’affetto e le risposte di cui lei ha bisogno. Certo, le chiede di non frequentare più le sue amiche, ma in fondo è giusto così, Sara ha bisogno solo di lui, per essere felice. Le chiede anche di informarlo tutte le volte che esce di casa, ma lo fa per lei, affinchè non si cacci nei guai. Anche certi vestiti Sara ha dovuto non mettere più, forse perché la rendevano troppo attraente, e non è giusto che il suo ragazzo diventi geloso per colpa sua. I genitori di Sara sono contenti di questa relazione, perché la figlia è “al sicuro”. Finché un giorno, a scuola, Sara sente un nodo in gola che la stringe, ha il cuore che batte fortissimo e fa fatica a respirare. Comincia a piangere, e l’insegnante sospende la lezione e fa chiamare subito i suoi genitori, anche se dopo poco si sente meglio. Nei giorni successivi Sara teme che le ricapiti un episodio simile ma non sa con chi parlarne.